Striscia di terra in mezzo al mare, nel nord della Sardegna, a pochi km da Olbia, Golfo Aranci rappresenta uno degli angoli più belli dell’isola. L’origine di questo nome è avvolta dal mistero. Oltre al promontorio di Capo “Figari”, chiamato così per via della presenza di alberi di fico, il nome di questa amena località è attribuibile al generale Alberto Ferrero della Marmora. Secondo alcune fonti, invece, deriverebbe dal naufragio di una nave carica di arance, mentre per altri la parola “aranci” non è altro che un derivato di “ranci” e cioè “granchi” nel dialetto locale.
Molto vicino alla località turistica di Porto Cervo, Golfo Aranci rappresenta una meta altrettanto ambita, ma conserva un aspetto più incontaminato che sicuramente attirerà gli amanti della natura. L’imponente promontorio roccioso di Capo Figari è una delle attrazioni più affascinanti dell’intera Sardegna con flora e fauna tipici della macchia mediterranea e un susseguirsi di falesie a picco sul mare oltre che di insenature e grotte orlate di scogli e morbidi arenili. Al di là della vista mozzafiato, il promontorio ospita anche l’osservatorio da cui Guglielmo Marconi inaugurò il ponte radio e la centrale amplificatrice di Cala Spada.
Anche la fauna è molto ricca in questa zona: mufloni e falchi pellegrini ma anche coloratissime spugne, gorgonie, stelle e ricci marini.
Per quanto riguarda le spiagge, Golfo Aranci offre luoghi incantati dalla sabbia bianca e dalle acque color smeraldo, come Cala Moresca, Cala Greca, Cala Sabina, la spiaggia Bianca, Cala Sassari, Cala Banana, Sos Aranzos e Terrata.
Grazie alla sua posizione geografica protesa verso la Penisola, Golfo Aranci non solo è ben collegata con il resto della penisola, ma è certamente uno degli scali marittimi più trafficati della Sardegna da dove partono traghetti con diverse destinazione (per maggiori informazioni leggi qui), tra cui Liverno e Civitaveccia.