Praga, città magica

Praga ha una storia millenaria. Situata al centro dell’Europa, non solo ha avuto nel corso dei secoli una popolazione multietnica con la presenza di cechi, tedeschi e ebrei, ma ha subito continue occupazioni essendo di notevole rilevanza strategica negli equilibri di potere politico fra le varie potenze europee. Le sue origini affondano sin nel paleolitico, è stata arcivescovato del Sacro Romano Impero e dal XVI secolo è stata parte dell’Impero Austro-Ungarico fino alla fine della prima guerra mondiale, che finalmente ha visto la nascita della Cecoslovacchia di cui Praga diviene capitale.

Nel 1939 è stata invasa dalla Germania Nazista, uno dei più brutti capitoli della sua storia, che ha visto lo sterminio quasi totale della popolazione ebraica. Con la fine della seconda guerra mondiale e il Patto di Varsavia, Praga viene controllata dal regime comunista Russo. Sebbene inizialmente l’Unione Sovietica viene accolta a braccia aperte praticamente dall’intera popolazione cecoslovacca, man mano che il ferreo controllo politico e militare imposto dalla Russia diviene sempre più opprimente, gli intellettuali cominciano ad opporsi fino a spingere Alexander Dubcek nuovo segretario del partito comunista, ad iniziare una stagione di riforma che culmina nella “Primavera di Praga”. L’Unione Sovietica interviene militarmente inviando 7000 carri armati e occupando nel 1968 l’intero stato, fino al crollo dell’Unione Sovietica. Nel 1993 con la suddivisione della Cecoslovacchia, Praga diventa capitale della Repubblica Ceca. La storia ha lasciato delle tracce notevoli non solo nell’aspetto della città, ma anche nella sua anima più profonda, che è ricca di leggende, misteri e magia.

Adagiata sulle rive della Moldava, nel cuore della Boemia, Praga è costituita da diversi quartieri, originariamente città indipendenti, diventate poi nel corso dei secoli parte dello stesso nucleo cittadino. Sulla sponda sinistra si trovano il Borgo del Castello e la Parte Piccola, su quella destra la Città Vecchia, il Quartiere Ebraico e la Città Nuova. Le due rive sono unite dal Ponte Carlo. Praga va visitata nei vari momenti del giorno, all’alba e al tramonto quando la luce rarefatta crea un’atmosfera di altri tempi e anche di notte, quando una volta calato il sole, le luci si accendono sulla Città d’Oro.

Il fulcro della Città vecchia è la Piazza Vecchia che è sempre affollatissima e piena di vita. Il suo celebre orologio astronomico offre ad ogni ora la passeggiata degli Apostoli sin dal 1500. Girando per la piazza si possono ammirare differenti stili architettonici europei dello scorso millennio accostati armoniosamente tra di loro, il Romanico, il Gotico, il Neogotico, il Barocco, il Neoclassico, l’Art Nouveau con le caratteristiche decorazioni. Dalla piazza si diramano una miriade di stretti vicoletti suggestivi e pieni di negozi di ogni tipo, souvenir, robivecchi, antiquariato, artigianato, pieni di vetrine in cui si possono ammirare cristalli e porcellane di Boemia a fianco a vetrine coloratissime con le tipiche marionette della tradizione locale.

Il quartiere ebraico è uno dei più antichi di Praga con le sue molteplici sinagoghe che testimoniano le varie fasi storiche e il vecchio cimitero decisamente caratteristico con le centinaia di lapidi disordinate, poste praticamente una addosso all’altra. Il cimitero creato nella prima metà del XV secolo, ha accolto i defunti degli ebrei praghesi fino al 1878; visto lo spazio ridotto, nel corso dei secoli sono stati riportati diversi strati di terra per rialzarlo, cosicché i defunti sono stati messi gli uni sugli altri, portando ogni volta in superficie le lapidi originarie poste affianco alle nuove. Un profondo silenzio pervade il cimitero, suscitando riflessioni e ricordi. Accanto al cimitero è stata realizzata una sinagoga diventata testimonianza e simbolo delle vittime dell’olocausto; sui muri sono stati riportati i nomi degli oltre 80.000 ebrei moravi e boemi uccisi dai nazisti e all’interno dell’edificio sono esposti i disegni dei bambini prigionieri del campo di concentramento di Theresienstadt. Con la chiusura del vecchio cimitero è stato costruito quello nuovo che ospita tra gli altri anche le spoglie del grande scrittore Franz Kafka. Una leggenda legata a Praga e divenuta famosa in tutto il mondo fino ad ispirare la letteratura e il cinema è nata proprio nel quartiere ebraico, la leggenda del Golem. Secondo tale leggenda il Golem è una creatura con sembianze umane creata con il fango a cui il Rabbi Lowe diede vita con un rituale magico e scrivendo sulla sua fronte la parole Ameth, che significa “verità, vita”. Il Golem eseguiva gli ordini del creatore, ma non aveva alcuna coscienza poiché non possedeva un’anima. La creatura veniva messa a riposo cancellando la prima lettera della parola scritta sulla sua fronte che assumeva il significato “morte”. Un giorno il rabbino perse il controllo del suo Golem che cominciò a distruggere tutto quello che aveva intorno e si fermò solamente quando gli venne cancellata la prima lettera sulla fronte. La leggenda vuole che i golem creati sono tenuti senza vita nella sinagoga più vecchia e importante del quartiere, la sinagoga Vecchia-Nuova e la più antica sinagoga funzionante dell’Europa centrale.

Sulla riva sinistra della Moldava si trova il Quartiere Piccolo (o Malá Strana), dominato dal Borgo del Castello che si trova su di un’altura. L’alone di mistero che avvolge Praga si respira in particolar modo a Malá Strana dove le sue deliziose e tranquille strade secondarie sono praticamente rimaste immutate da quando Giacomo Casanova le frequentava e Mozart le percorreva. Alcuni di questi vicoli conservano ancora i portoni originali e le insegne tipiche. Centro del quartiere piccolo è una piazza acciottolata con una forte pendenza, in cui risalta la chiesa di Sv Mikulás, l’edificio Barocco più maestoso della città. Lungo l’acciottolato di Ke Hradu si svolgeva un tempo il corteo per l’incoronazione dei sovrani. Nei paraggi si trova anche la biblioteca municipale all’ingresso della quale si può ammirare un interessante monumento alla cultura realizzato esclusivamente con libri incollati tra loro.

Il Borgo del Castello costruito nel X secolo, è una delle mete irrinunciabili di Praga, suddiviso in tre cortili, comprende numerosi edifici. Si tratta di una cittadella fortificata all’interno della città in cui si trova il Palazzo Reale, antica residenza dei Principi e dei Re boemi che dal 1918 è dimora del Presidente della Repubblica. A fianco la maestosa Cattedrale di San Vito, in stile gotico in cui è possibile ammirare il coro e la Cappella di San Venceslao. Particolarmente suggestivo il Vicolo d’Oro con le sue casette variopinte dove un tempo risiedevano i numerosi alchimisti voluti da Rodolfo II, dove temporaneamente soggiornò Kafka e che oggi è dimora prediletta degli artisti.

Altro monumento significativo di Praga è il Ponte Carlo, voluto da Carlo IV nel 1300 per unire Boemia e Moravia. Il ponte è rimasto crocevia di molteplici diverse culture, luogo frequentato da turisti, artisti, musicisti, bancarelle di ogni genere. Realizzato in pietra, in stile gotico, lungo 515 metri e largo 10 , il Karluv Most, collega la Cittá Vecchia a Malá Strana. Alle due estremità ci sono delle torri su cui è possibile salire per godersi il panorama della città. Lungo il ponte sono collocate una trentina di statue, che al tramonto sembrano prender vita, mentre illuminate di una luce calda le due torri e la Cattedrale di San Vito brillano riflettendosi sulle acque della Moldava.

Per chi ama l’arte e la cultura oltre ai vari edifici e monumenti storici è possibile visitare i diversi musei e gallerie d’arte della città fra cui il Museo Nazionale che si trova in Piazza Venceslao, dove è situato anche il monumento simbolo di libertà che commemora la Primavera di Praga; all’interno collezioni di mineralogia, zoologia, paleontologia e preistoria. C’è poi il Museo Antonín Dvorák in cui sono custodite testimonianze della vita ed delle opere del compositore; il Museo di arti decorative che espone artigianato ceco e dell’Europa centrale, dai tessuti alla grafica applicata, dalla fotografia alle ceramiche; il museo della Città di Praga in cui viene ricostruita la storia di Praga dalla preistoria all’epoca moderna; la Galleria Nazionale che in quattro diversi spazi espositivi presenta le collezioni che vanno dall’arte europea antica alla fine del Barocco con le opere di Tintoretto, Ribera, Tiepolo, El Greco, Goya, Rubens and van Dyck), opere di Arte Moderna e Contemporanea, pittura barocca boema del XVII e XVIII secolo, arte medievale della Boemia e dell’Europa centrale; la Galleria Strahov in cui vengono conservate opere gotiche, barocche e rococò e altri dipinti della prima meta del XIX secolo.

Fra una visita e l’altra e per gli amanti della vita notturna vale la pena visitare le caratteristiche birrerie praghesi dove si può gustare un piatto di goulash e bere dei gran boccali di ottima birra appena spillata. Fra la birrerie e i ristoranti pub più frequentati da turisti e praghesi e che meritano di essere provati ci sono il Kolkovna, il Novomestský, il Pivovar, il Pivovarský Dùm e il U Cerného Vola (Al Bue Nero). Sarà possibile inoltre intrattenersi ad ascoltare della musica dal vivo, andando ad uno dei concerti che si tengono praticamente in ogni chiesa e nella variate birrerie. E per gli amanti dei divertimenti notturni si può scegliere tra discoteca e locali sexy.

Fonte: Masterviaggi.it

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