Napoli: un’asta di arte contemporanea per salvare il Museo Flangieri

Napoli: un'asta di arte contemporanea per salvare il Museo Flangieri

Proprio ieri vi abbiamo parlato della riapertura a Milano del Museo del Duomo. Ma per un museo che riapre ce n’è uno che rischia di chiudere definitivamente. E’ il Museo Civico Gaetano Filangieri di Napoli. La sua storia è stata già segnata da una chiusura temporanea, una lunga pausa durata tredici anni. Nel 2012 le porte del museo di via Duomo, nel rinascimentale palazzo Como, sono state riaperte. Ma ora si è di nuovo alle prese con il problema che aveva fatto propendere per la prima chiusura: la mancanza di visitatori.

Il museo Filangieri risulterebbe infatti il meno visitato tra i numerosi spazi museali cittadini. Questa scarsa affluenza fa muovere chi di dovere verso una chiusura definitiva. Per scongiurare ciò si è pensato ad un’asta di arte contemporanea. Il prossimo 16 novembre cinquantuno artisti metteranno all’asta le loro opere. Tra coloro che hanno aderito all’iniziativa Mimmo Jodice, Jannis Kounellis, Dario Cusani, Alice Cattaneo, Sante Monachesi, Fabio Mauri. Promotrice dell’asta è la onlus “Salviamo il Museo Filangieri”, attiva dallo scorso luglio per riportare la struttura al centro dell’attenzione pubblica.

Fondato da Gaetano Filangieri ed aperto per la prima volta al pubblico l’otto novembre 1888, il museo raccoglie una collezione comprendente oltre tremila oggetti. Maioliche, medaglie, armi, armature, busti in marmo, porcellane, sculture e dipinti che si datano tra il XV ed il XIX secolo, e poi ancora antichi volumi e pastori presepiali di XVIII e XIX secolo sono parte del nucleo espositivo. La speranza è chiaramente che questo tesoro possa essere fruibile al pubblico ancora per tanto tempo.

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