E’ partita il 23 agosto, ufficialmente, la seconda fase dei buoni vacanza, e già le polemiche incalzano, tra i detrattori e i sostenitori di tale provvedimento. Il decreto a firma del Ministro Brambilla, propone importanti novità, quali l’innalzamento del tetto delle erogazioni, fino a 1240 euro e la misurazione del reddito in base all’ISEE, non più al reddito lordo, per favorire le famiglie numerose.
L’Adac plaude all’iniziativa, la ritiene una misura che oltre a favorire il turismo, rende un servizio utile a quelle famiglie numerose e in difficoltà, che difficilmente potrebbero permettersi una vacanza. Altri ritengono inutili i buoni vacanze, ritenendoli una spesa superflua.
La gestione dei buoni vacanza, resta confermata in capo all’Associazione Buoni Vacanza Italia, fondata da Federalberghi. Tra quanti hanno polemizzato con questa misura, il sindaco di Cesena, che li ritiene un provvedimento non adatto a superare il momento di difficoltà.
La stagione 2010 sarà ricordata come quella della crisi: tra padri di famiglie che hanno perso il lavoro, aziende in difficoltà, i problemi economici si sono fatti davvero sentire, in maniera determinante.
Secondo il sindaco,(e secondo quanti non li approvano), i buoni, sono una misura inadeguata, con la quale non si può affatto pensare di risolvere un problema così grande.
Giancarlo Barocci, Presidente dell’Atac, valuta ben diversamente l’iniziativa: la ritiene un modo per aiutare quanti si trovano in difficoltà.
La giudica una misura che mette l’Italia, in linea con le altre nazioni europee, al fianco dei cittadini.Tra luci ed ombre sono molti quelli che hanno prenotato i buoni, segno che gli italiani, hanno gradito.
Noi di risparmioinviaggio li riteniamo una misura, che comunque ha favorito gli italiani indigenti, ma sicuramente, non risolutiva. Accanto agli incentivi, salutati con favore, ci vorrebbe una politica attiva, fatta di misure e provvedimenti che mirino a risolvere i problemi alla radice.