Turismo, vacanza, viaggi, divertimento, gioia non mancano in un periodo come l’estate, dove tutti si preoccupano di organizzare la propria villeggiatura: ma che vacanza è per i disabili? Forse bisognerebbe riflettere un attimo, sul fatto che non sempre le persone affette da handicap possono scegliere liberamente il luogo delle proprie vacanze, in quanto le strutture non sono pronte ad accogliere la “disabilità”.
Il Presidente dell’Enit guarda ad un’Italia senza barriere architettoniche e funzionale alle esigenze del turismo per i disabili.
E in nome di questo progetto ambizioso, ma molto importante che ci si deve impegnare a fondo, sia da parte delle amministrazioni locali, che da parte degli imprenditori, non solo perché questo significa avere un ritorno economico, ma anche perché un paese civile si distingue dalla qualità dei servizi che offre ai propri cittadini.
In Europa ci sono 6 milioni di persone con problemi motori, intercettarne una fetta significherebbe incrementare il turismo e preoccuparsi di rendere più agevole la vacanza a chi è in difficoltà.
Matteo Marzotto nel corso di una serie di incontri avuti con vari amministratori locali, si è detto pronto ad incentivare questo progetto, in nome dell’attenzione verso la “disabilità”.
Lavorare in questa direzione, significherebbe una crescita del senso civico e delle capacità di accoglienza del nostro Paese.
Una scommessa per il nostro Paese che è definito luogo di accoglienza ed è uno dei più amati come meta turistica in Europa.
E’ importante il coinvolgimento di tutti gli attori della filiera: sistema dei trasporti, strutture ricettive, ristorazione, cultura, tempo libero e lo sport al fine di trasformare in nostro paese in un luogo aperto al turismo accessibile.