Dal 30 novembre al 2 dicembre, la casa di Lucio Dalla in via D’Azeglio 15 a Bologna, diventerà un museo temporaneo per una nobile causa: raccogliere fondi per la ricostruzione di Finale Emilia. E’ questo quanto è stato stabilito grazie al FAI, Fondo Ambiente Italiano, con la famiglia del cantautore.
La casa in questione, più di 2000 metri quadri suddivisi su tre piani, a pochi passi dalla centralissima Piaza Maggiore, o meglio Piazza Grande,è già stata teatro, a partire dalla morte del cantante, dell’andirivieni di curiosi, passanti e fan da mattina a sera. Ma ora questa stessa casa, dove il cantautore ha vissuto per tutti gli anni della sua carriera, e che secondo le stime ufficiali dovrebbe valere attorno agli 11 milioni di euro, diventerà per alcuni giorni uno spazio aperto a tutti, uno spazio da guardare, osservare e condividere. Uno spazio che manterrà viva nei fan e nei cittadini italiani la figura di Lucio Dalla.
Così tra un dipinto di Aspertini, uno di Kounellis e uno di Paladino, statue, ammennicoli e cianfrusaglie conservate nel tempo, tra letti e divani abitati dal cantautore assieme a Marco Alemanno, e da amici come Gianni Morandi, Ron e Luca Carboni, si svolgerà l’apertura straordinaria. Come già anticipato il progetto ha uno scopo importante: il ricavato delle visite sarà interamente devoluto a sostegno della ricostruzione del palazzo del Municipio di Finale Emilia, danneggiato dal terremoto di maggio 2012. L’interessamento della presidenza del Fai non stupisce, visto il legame che univa Dalla alla sua presidentessa e al marito di quest’ultima, un noto notaio bolognese che già aveva portato il cantautore a collaborare per uno spot del Fondo Ambiente Italiano ideato da Oliviero Toscani.
Ricordiamo che l’abitazione in questione, ricca di opere d’arte, e che il FAI concede in visione per i curiosi, risultava, non fino a molto tempo fa, inabitabile per Alemanno come per i riconosciuti eredi, cugini di secondi grado, proprio perché bene di inestimabile valore e quindi posto sotto la tutela del Tribunale, formalmente attuale padrone dell’immobile. Quindi chissà che non sarà sede di altre iniziative come questa…