Compie 10 anni il progetto ReMuNa (rete musei napoletani), e festeggia un profondo successo, frutto della sinergia tra L’Istituto di Cibernetica “E. Caianello”, e la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Province di Napoli e Caserta. Una bella realtà, per una Regione tanto assillata da una miriade di problemi.
L’ambizione era quella di mettere in rete le infinite fonti documentaristiche, di tutti i musei e gli istituti culturali della Campania e l’esperimento è riuscito: sono stati moltissimi ad aver aderito all’iniziativa e oggi con un solo clik è possibile visitare tutto il patrimonio artistico di questa bellissima regione.
L’idea di creare una rete tecnologica ha origine remote, è trova la sue radici nella storia della Campania. La regione possiede una fitta rete di istituzioni culturali risalenti alla metà del 700. In quest’epoca si forma, con il consolidamento del potere centrale, una rete di strutture: vengono costruiti musei, raccolti materiali da parte dei regnanti.
Il sistema consente ai visitatori di muoversi come in una sorta di museo virtuale, ma li mette anche in condizione di scegliere percorsi inediti e interessanti.
E’ possibile visitare il Museo di Capodimonte, ma anche il Museo Archeologico, oppure sfogliare gli archivi documentari dell’Archivio di Stato.
Basta accedere al sito www.campaniabeniculturali.it e cercare tutte le notizie che vi possono interessare.
Più che un “ portale tematico” esso si propone come un Sistema Informativo Integrato Distributivo e Cooperativo concepito come una rete a livello regionale.
All’interno della sezione è possibile navigare attraverso una cartografia dell’area urbana di Napoli, tra gli istituti storici, i luoghi di culto.
Insomma Napoli si classifica come la capitale della cultura, anche su Internet.