Biis: Erogato un miliardo in Puglia, presentato studio sul turismo

Anche il turismo crocieristico sta crescendo a ritmi sostenuti: i passeggeri nel porto di Bari sono aumentati ad un tasso medio annuo del 20% dal 2000 al 2008 e il porto di Bari si posiziona attualmente in ottava posizione tra i porti nazionali per traffico crocieristico.

Interessanti ricadute sono attese, inoltre, dalla recente riforma del sistema fieristico. Ma lo sviluppo del turismo è strettamente legato alla mobilità: l’accessibilità di un?area, determinata dalla componente infrastrutturale e dal sistema dei trasporti, contribuisce sensibilmente alla qualificazione dell?offerta turistica, orientandone i flussi.

Non solo: lo sviluppo del sistema aeroportuale e la diffusione dei voli low cost rappresentano importanti elementi in grado di incrementare sensibilmente i flussi. In quest?ambito la Puglia ha realizzato importanti progressi: la quota di passeggeri low-cost sul totale è superiore al 40% sia a Bari, sia a Brindisi; i collegamenti low-cost in Puglia rappresentano inoltre una quota rilevante non solo delle tratte interne ma anche dei voli internazionali, a differenza di quanto riscontrato in altre regioni del Sud.

Dal Rapporto emerge poi come la Puglia abbia ancora una dotazione di autostrade e di linee ferroviarie inferiore alla media nazionale e anche il confronto con regioni europee simili, in termini di dimensione e ricchezza, evidenzia un significativo ritardo: in Puglia sono disponibili 77 km di autostrade per milione di abitanti, contro una media delle regioni europee simili pari a 203 km; con riferimento alla rete ferroviaria, in Puglia si rilevano 203 km per milione di abitanti, contro una media europea in regioni simili di 609 km. Il gap infrastrutturale italiano ha cause diverse: i ritardi nella realizzazione delle infrastrutture possono essere ricondotti alla scarsità di risorse pubbliche disponibili, ai tempi di assegnazione e realizzazione delle opere, alle difficoltà a gestire rapporti pubblico-privati e alla presenza di distorsioni nei costi di realizzazione. Non è quindi solo una questione finanziaria. Con riferimento ai tempi della definizione, approvazione e realizzazione dei progetti, il tempo medio occorrente alla formazione di una gara d’appalto e alla sua definitiva aggiudicazione ammonta in Puglia a 767 giorni, inferiore alla media nazionale (900 giorni), ma comunque eccessivo.

Fonte: AGI

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