Alda Merini: il Comune di Milano chiude la Casa-Museo

Alda Merini: il Comune di Milano chiude la Casa-Museo

La poetessa milanese Alda Merini si è spenta nella sua città il 1° novembre del 2009. A distanza di due anni dalla scomparsa, il 21 marzo 2011, il Comune di Milano ha inaugurato una Casa-Museo in suo ricordo. Ora quelle stesse istituzioni che avevano sostenuto il progetto hanno deciso di abbandonarlo. In poche parole, il Comune ha chiuso la Casa-Museo per scarsa affluenza di visitatori e mancanza di fondi. Ma lo spazio dedicato alla poetessa potrebbe ancora salvarsi.

La questione è sempre la stessa: in tempi di spending review la cultura è la prima a subire dei tagli. E così è stato anche per l’edificio di via Magolfa che ricostruiva la storica residenza della Merini sui Navigli. Quel museo era aperto ai visitatori cinque giorni alla settimana per sole tre ore al giorno. Ma il numero esiguo di visitatori (si dice circa quattro alla settimana) avrebbe reso impossibile sostenere le spese di apertura. Dal Comune assicurano però che è possibile chiedere delle visite su prenotazione, che andrebbero ad incidere molto meno sui bilanci vista l’eliminazione del servizio di guardiania.

Chiaramente la notizia non è piaciuto alle famiglia della poetessa. La figlia ha lanciato un appello per salvare la Casa Museo di via Magolfa. Basterebbe un privato che si facesse carico delle spese per preservare questo luogo dedicato a tutti gli amanti della poesia. Nel frattempo le istituzioni, attraverso l’assessore alla cultura Filippo Del Corno, fanno sapere che si sta scrivendo un bando per affidare lo spazio ad un’associazione che tenga aperto il museo usando le altre stanze per attività varie, da corsi a seminari. Vi pare una buona idea o una magra consolazione?

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