Una nuova tendenza è nata in Italia, con precisione nella regione della Sardegna dove ben quindici fari, i primi in Europa, pronti a ospitare bellissime locande, per vacanze ‘estreme’ e solitarie mai viste prima d’ora.
Questo è il progetto che prende il nome di ‘Sardegnafari’, proposta dall’Agenzia di Conservatoria delle coste dell’isola sarda, che prevede di ristrutturare e rendere fruibile una parte dei 40 fari e stazioni semaforiche esistenti sul litorale della bellissima Sardegna.
Questo nuovo progetto è stato presentato nel corso della presentazione dei risultati prodotti dal iniziativa salva-coste promosso dalle regioni Sardegna, Liguria e Corsica. Durante questa conferenza è intervenuto anche il direttore generale della Conservatoria che ha riferito e annunciato questa nuova ed interessante proposta. ”Grazie a un accordo con il comune di Oristano – ha riferito Satta – Torregrande sara’ la prima ad aprire gia’ da quest’estate. Per gli altri, entro luglio, o al massimo settembre, verra’ approvato con delibera della Giunta il programma di valorizzazione”.
Sul sito ‘Sardegnafari’ è subito partito un sondaggio aperto a tutti i naviganti nel quale sono stati proposti gli identikit del faro modello vacanza. I risultati del blog sono stati annuciati dallo stesso Satta durante la conferenza. ”Hanno risposto in 30.000- riferisce Satta- e il 50% degli utenti chiede un uso misto di queste strutture, da una parte la valorizzazione storico-culturale, dall’altra quella di una ricezione turistica in stile locanda. Bocciato lo stile resort ma molta voglia di riprodurre la vita dei ‘faristi’.’Il costo totale di questo nuovo modello vacanza è tra i 15 e i 16 milioni di euro, in parte fondi proveniente dall’ente regionale e in parte da privati