Uno dei paesi più belli del mondo il Senegal: un trionfo di colori. Il verde delle foreste lussureggianti, l’azzurro dell’Oceano Atlantico che lambisce le sue coste.
Il giallo e il verde dei vistosi abiti femminili. Un Paese grande e controverso, dalla cultura splendida. Un Paese stabile e progredito.
Un luogo che può solo regalare stupore e meraviglia dato il mix di bellezza e asperità, cultura e innovazione, tradizione e divertimento che lo attraversano.
Qui la presenza coloniale europea ha lasciato tracce importanti. La lingua, il sostrato culturale le strutture economiche. Spiagge incantevoli e foreste dal verde acceso caratterizzano un paesaggio naturale a dir poco meraviglioso. Anche l’Unesco ha deciso di proteggere il territorio del Senegal: con ben quattro siti entrati nella lista dei Patrimoni dell’Umanità.
Sei etnie diverse che sono un mix esplosivo di riti e culti differenziati. Religione islamica e cristianesimo convivono con culti animisti. Il gruppo principale quello dei Wolof non convive in modo sempre pacifico con le altre etnie.
La capitale Dakar è una città colorata: mercatini e bancarelle che l’attraversano. Si profila come una moderna metropoli e ospita circa un quarto di tutta la popolazione senegalese. L’isola di Gorèe (sito Unesco), è una perla dall’architettura settecentesca, tristemente nota per il traffico di schiavi. Saint-Louis, primo insediamento francese dell’Africa occidentale altro sito Unesco: oggi la si visita in calesse.
Il Senegal offre una serie di itinerari che è possibile percorrere alla sua scoperta. Si possono scegliere il mare o le foreste, la capitale o i siti Unesco.
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