Si chiama multiproprietà e consiste nell’acquisto di una casa vacanze da parte di più proprietari, per fruirne a turno in vacanza: un acquisto collettivo, che dovrebbe garantire un buon risparmio e la possibilità di godere delle proprie vacanze in ogni momento dell’anno. In passato è stata una formula molto gettonata, sono infatti moltissimi gli italiani che ne hanno usufruito.
Con il passare del tempo sono molto di più quelli scontenti: tenendo conto sia dei costi che degli vantaggi che si ottengono.
Secondo alcune indagini di mercato sono molti gli italiani delusi o stanchi, perchè la ritengono una quota troppo rigida e che comporta costi fissi troppo alti di manutenzione.
E’ stata così commissionata una ricerca, voluta dal tour operator Executive Travel Company (Etc) con la supervisione dell’Università Bicocca, che si è posta come scopo quello di valutare quanto gli acquirenti risultino soddisfatti delle proprie scelte, in un arco di tempo che va dagli anni ’80 fino ad oggi.
L’acquisto maggiore è stato per i bilocali (63%), mentre il 64% degli acquirenti lo adibisce ad uso personale, la scelta maggiore è per le località di mare, (il 68% degli intervistati dichiara di aver preferito comprare la propria quota, per garantirsi le vacanze in un bel posto di mare).
Ma è in arrivo una nuova direttiva europea la 122/2008, che dovrà essere recepita anche dall’Italia e che ha come scopo quello di fissare ulteriori garanzie per chi stipula un contratto in multiproprietà.
Il diritto di recesso sarà ampliato da 10 a 14 giorni e in ogni fase della transazione il consumatore dovrà essere informato correttamente, fin dalla pubblicità. Ogni acquirente dovrà ricevere due fogli informativi sull’offerta commerciale (uno specifico per il recesso).
Nuove norme per una maggiore garanzia in fatto di acquisti di case, di cui usufurire in modo collettivo, il tutto partirà da febbraio.