Fino al 14 ottobre non perdete il percorso di visita messo a punto dalla Soprintendenza per i beni archeologici di Roma sul Palatino, che ha ricreato le suggestioni degli antichi giardini. Tra rose, cotogne, viburni, pervinche, petunie e verbene una passeggiata alla scoperta dei fasti del passato, da Augusto ai Farnese.
Sono ben otto i sentieri che potrete percorrere: il giardino della Casa di Augusto; i fiori azzurri del Ninfeo ellittico; orti e giardini delle stampe antiche in mostra alla Casina Farnese; le piante e il vetro per imitare l’acqua della fontana ottagona; le petunie e la plumbago nei peristili della Domus Augustana; le verbene dello Stadio; le essenze Vivaio Farnesiano; il giardino di rose antiche negli Orti Farnesiani.
Sarà interessante seguire la storia degli spazi verdi del Palatino, dal momento in cui furono formati ai nostri giorni, visto che rappresentano la storia stessa delle specie vegetali, che hanno arricchito i nostri giardini in questi secoli. Allestiti in maniera sontuosa in età imperiale, trasformati in parte in Orto Botanico dai Farnese, per accogliere soprattutto le nuove piante importate dalle Americhe, furono ripristinati nell’Ottocento grazie all’archeologo Giacomo Boni. Accanto alla flora “classica” romana, vi volle introdurre anche le nuove piante che a partire dal ‘700 arrivavano dall’Oriente e dal sud Africa e che hanno costituito nel tempo “l’erbario” della flora ornamentale italiana. Il vivaio che riuniva queste piante viene oggi riproposto negli Orti Farnesiani.
Frutto di anni di studi e di un’accurata ricostruzione filologica, la passeggiata tra i fasti verdi del passato inizia dal criptoportico neroniano, dove sono presenti alcuni pannelli con citazioni di autori antiche che parlano dei giardini dell’antica Roma. Per il visitatore è un vero e proprio viaggio tra le bellezze naturali del passato dove a farla da padrone sono giardini lussureggianti di fiori e frutta, giochi d’acqua e arredi architettonici dell’epoca.