Fino al 9 settembre al Museo del Novecento di Milano avrete la possibilità di visitare la mostra Tecnica Mista, un’esposizione che scava sulle nuove tecniche utilizzate dagli artisti. Tecnica mista è una generica definizione che si trova spesso nelle didascalie per indicare l’uso di più materiali e tecniche in un’unica opera.
Gli enormi cambiamenti dell’arte del XX secolo non sono stati solo formali – come la scomposizione dell’immagine e l’astrazione – ma anche tecnici. L’utilizzo di materiali sperimentali o di uso comune, oltre a quelli tradizionali, ha esteso le possibilità espressive, ma, al contempo, ha reso le opere molto più complesse tecnicamente e fragili da conservare. Dal lato opposto, di tipo concettuale, gli artisti hanno cercato di eliminare la materia dall’opera, scegliendo la strada altrettanto complessa della dematerializzazione e del vuoto.
Questa mostra propone di gettare lo sguardo dietro le quinte dell’arte del Novecento per capire come e perché gli artisti hanno inventato nuove tecniche, a partire dal collage, l’assemblaggio e il fotomontaggio o utilizzato nuove classi di materiali come la plastica o di dispositivi come il video. Ogni tecnica è esemplificata da un’opera delle collezioni del Museo del Novecento e la mostra è anche occasione per esporre quelle del patrimonio poco note come Rosso giallo nero di Carla Accardi, appena restaurate come Coma di Alexander Brodsky e nuove donazioni come la Scultura da prendere a calci di Gabriele Devecchi.
Non mancheranno la performance, l’uso del suono in arte e l’installazione, la tipologia di opera più rappresentativa della contemporaneità, grazie alle dimensioni ambientali, all’uso di materiali diversi e media e, soprattutto, al coinvolgimento dello spettatore. Questo a testimoniare la fervente attività di un museo aperto al pubblico da appena un anno.