Da oggi, 7 maggio, la città di Milano ospita la mostra “A tutti i pittori ho chiesto l’autoritratto. Zavattini e i Maestri del ‘900”. L’esposizione, allestita nella sala XV della Pinacoteca di Brera, raccoglie i 152 ritratti minimi che il celebre regista ha commissionato nel corso degli anni ad alcune delle più importanti personalità del secolo scorso.
Zavattini ci aveva abituati ai suoi molteplici interessi culturali: regista, sceneggiatore, giornalista, poeta, commediografo. Ma forse non molti sanno che fu anche pittore, nonché un grande appassionato d’arte. Lui stesso ha dichiarato che i quadri gli davano un’emozione incredibile, al punto che, se avesse avuto abbastanza denaro, non avrebbe comprato altro. Non potendo permettersi per ragioni economiche il collezionismo di grandi quadri, se ne era inventato uno di opere minime. E così ha invitato tutti i più grandi artisti del suo tempo a realizzare per lui degli autoritratti, tutti dalle misure standard di 8 centimetri per dieci. Ne venne fuori una splendida raccolta, che annoverava nomi illustri: De Chirico, Guttusoi, Pistoletto, Fontana, solo per citarne alcuni.
Nel 1979 questa raccolta, per motivi economici, viene venduta e quindi smembrata. Ma nel 2008 un nucleo di 152 autoritratti viene acquisito proprio dalla pinacoteca milanese, che ora lo mostra per la prima volta al pubblico. Tra gli autoritratti, oltre a quelli già menzionati, anche quelli di Pirandello, Mastroianni, Mazzacurati, Dorfles. Inoltre, si aggiungono numerosi altri documenti che testimoniano la passione di Zavattini per l’arte. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino all’8 settembre. Infine, vi segnaliamo che dal 29 maggio e per l’intero mese di giugno, lo spazio Oberdan presenterà una rassegna dedicata a Cesare Zavattini.
