Forlì è la città dove la qualità della vita si tocca con mano: un ritmo lento e delicato la caratterizza. La città che ha una vocazione culturale ed artistica viene definita come “ Il cuore della Romagna”, il luogo dove certe caratteristiche romagnole sono rimaste intatte, anche con il passare degli anni. Il forlivese costituisce una “lingua”, come tanti altri dialetti italiani. Una lingua che ha termini propri, concetti particolari e una lunga tradizione storico – culturale.
La storia e la leggenda la vogliono fondata nel 188 a.C : 2200 anni di vita. E Forlì per celebrare la sua storia, ospita fino al 12 Giugno la mostra su uno dei più interessanti pittori del Quattrocento: Melozzo da Forlì.
Un uomo nato tra le strade di Forlì, che ha respirato l’aria di questa terra, figlio della città e precursore (per certi versi) del Rinascimento pittorico.
“Senza Melozzo, il Cinquecento di Raffaello e Michelangelo non sarebbe mai esistito“. Lo afferma Antonio Paolucci, che con Daniele Benati cura la mostra su questa figura artistica, poco nota (alla maggioranza), ma davvero molto interessante.
E’ stata da poco inaugurata, la Mostra ai musei di San Domenico: la più grande che abbia interessato Melozzo.
Riunisce tutte le opere che è stato possibile spostare: quadri e anche gli affreschi “staccati” dalla Chiesa dei Santi Apostoli a Roma.
Vi sono però anche capolavori di Beato Angelico, Bramante, Paolo Uccello e soprattutto di Mantegna e di Piero della Francesca. Ma c’è anche il grande Raffaello.
Melozzo da Forlì. L’umana bellezza tra Piero della Francesca e Raffaello, fino al 12 giugno 2011.
Info aggiuntive: www.mostramelozzo.it.