A cinquant’anni dalla scomparsa di Marilyn Monroe, il Museo Salvatore Ferragamo di Firenze celebra il mito dell’attrice statunitense con una mostra-evento, visitabile fino al prossimo 28 gennaio. Lo spunto per questa esposizione è stato preso dalle 14 paia di scarpe create proprio da Ferragamo per Marilyn.
La misura del piede mi rivela il carattere di chi lo possiede. Ho suddiviso le donne che sono venute da me in tre categorie: le Cenerentole, le Veneri e le Aristocratiche… La Venere è generalmente molto bella, affascinante e sofisticata, eppure dietro il luccichio esterno si cela spesso una donna di casa amante delle cose semplici; poiché queste due caratteristiche sono contraddittorie, la Venere è spesso incompresa: la si accusa di amare troppo il lusso e le frivolezze”. Così Salvatore Ferragamo nella sua autobiografia descrive il prototipo delle donne che calzano scarpe numero 6, ma sembra parlare di Marilyn Monroe, l’attrice più famosa di tutti i tempi, la donna più fotografata, l’icona pop, la personalità complessa e discussa, la cliente fedele che ha reso celebri i suoi décolleté a tacco 11 cm e che non ha mai incontrato, perché acquistava le sue scarpe direttamente nel negozio di Park Avenue a New York o se le faceva comprare in Italia.
A questo mitosenza tempo ora il Museo Salvatore Ferragamo dedica una mostra, che è il risultato di un lungo lavoro di preparazione e di ricerca. I curatori hanno confrontato famosi scatti fotografici di Marilyn mito, icona femminile spiritualizzata, icona pop , in pose classiche, con opere d’arte che di queste pose e espressioni rappresentano la memoria più antica. Accanto al guardaroba dell’attrice, tra abiti privati e quelli indossati sul set, anche filmati, documenti originali e i celebri scatti di Cecil Beaton, Bert Stern, George Barris, Milton Greene, André de Dienes.