I capolavori di Henri Matisse stanno per arrivare a Ferrara. Ad ospitarli a partire dal 22 febbraio saranno le sale di Palazzo dei Diamanti, scelto appunto come sede della grande mostra dedicata ad uno dei giganti della storia dell’arte moderna. A cura di Isabelle Monod Fontaine, l’esposizione raccoglie oltre cento opere che documenteranno l’intera parabola artistica di quel genio che ha rivoluzionato l’arte del Novecento.
Il centro degli interessi di Matisse non furono né paesaggi né nature morte. Ciò che più di ogni cosa lo affascinava e a cui ruotò dunque gran parte della sua produzione fu la figura umana. In particolare, a tenerlo impegnato per buona parte della sua carriera fu la rappresentazione della figura femminile, che ha esplorato attraverso le più diverse tecniche. Proprio come Picasso, anche Matisse stravolse il modo di ritrarre l’uomo, che diviene una sagoma colorata inserita in uno spazio infinito. Per ore si perse nello studio dei dettagli del corpo umano, che poteva osservare grazie alle modelle di cui si serviva. E’ così che ora a catturarlo era il volto, ora altri aspetti.
Il motivo per cui la figura umana lo appassionava così tanto fu lui stesso a spiegarlo: essa gli consentiva di esprimere meglio di qualsiasi altro tema il sentimento che nutriva per la vita. E questo sentimento lo ritroviamo nelle opere esposte a Ferrara, che sfilano davanti agli occhi del visitatore seguendo un ordine cronologico. Tra le tante opere, provenienti dalle principali collezioni internazionali, alcune pietre miliari della sua produzione, come Ritratto di André Derain, la Bagnante, l’Odalisca con i pantaloni grigi, Autoritratto e Nudo con sciarpa bianca. Per ammirare questo e molto altro ci saranno quasi quattro mesi di tempo: la mostra chiuderà i battenti il 15 giugno.