Dal prossimo 2 marzo il Palazzo delle Esposizioni di Roma rende omaggio al divino Helmut Newton. La mostra, in programma fino al 21 luglio, arriva nella capitale per la sua unica tappa italiana, dopo il recente successo ottenuto in città come Huston e Berlino. Fortemente voluta da June Newton, vedova del fotografo, l’esposizione raccoglie 200 scatti.
Sono le immagini che lo stesso Newton aveva selezionato ed inserito nei suoi primi tre libri fotografici pubblicati alla fine degli anni ‘70 e i cui titoli in successione danno anche il titolo alla mostra: “White Women, Sleepless Nights, Big Nudes”. Si tratta degli unici volumi curati direttamente da Newton, tra i fotografi più importanti del XX secolo. White Women è il primo dei tre volumi, a cui Newton decise di lavorare nel 1975. Subito dopo la pubblicazione si aggiudicò il Kodak Photobook Award, divenendo così un volume leggendario. Gli scatti di White Women hanno avuto il merito di aver rivoluzionato, attraverso l’introduzione del nudo, la fotografia di moda.
A White Women nel 1978 seguì Sleepless Nights, altrettanto rivoluzionario: qui la trasformazione in atto è dalle foto a ritratti e dai ritratti ai reportage da scena del crimine. Infine, nel 1981 arrivarono i nudi a grandezza naturale di Big Nudes, che consacrarono definitivamente Newton, facendolo essere molto più che un famoso fotografo di moda, ovvero uno dei protagonisti più interessanti del secondo Novecento, in grado di cambiare con i suoi scatti dallo stile inconfondibile la storia della fotografia.