Se in questo periodo avete la fortuna di fare un viaggetto a Parigi, non perdetevi la mostra che il Louvre dedica al nostro Giotto. L’esposizione si intitola “Giotto e Compagni” ed è definibile un vero e proprio omaggio che la Francia ha deciso di rendere al maestro dell’arte pre-rinascimentale italiana.
Non c’è bisogno di ricordare o sottolineare il lavoro e la grandezza di Giotto. Eppure, l’esposizione si concentra proprio sul ruolo fondamentale che il pittore ebbe nel rivoluzionare la pittura occidentale. All’alba del Trecento Giotto operava non solo a Firenze, ma anche a Milano, Padova, Roma, Napoli, Assisi. Le città italiane si accorsero di lui e la sua fama uscì presto dalla penisola. La cerchia dei suoi compagni – collaboratori è vasta ed è formata da artisti talentuosi. Ed infatti molti di essi si fermano in alcuni dei luoghi attraversati dal loro maestro dando vita a dei centri artistici del tutto autonomi. Sono proprio questi aspetti che la mostra di Parigi mette in luce, e lo fa attraverso un nucleo di opere formato da disegni, dipinti e sculture.
Le opere presentate al pubblico sono circa una trentina e provengono sia da collezioni francesi che italiane. Il percorso espositivo segue un ordine cronologico e mostra l’organizzazione dello studio di Giotto ed il ruolo svolto dai suoi assistenti. Tra le chicche che l’esposizione regala al visitatore San Giovanni Evangelista e San Lorenzo del Museo Jacquemart-André di Chaalis, appena restaurate, e la Madonna di San Giorgio alla Costa del Museo Diocesano di Firenze e la stigmatizzazione di San Francesco d’Assisi del Louvre. Questi ultimi sono due pannelli che vengono riuniti per la prima volta e che appartengono al periodo giovanile dell’artista. Dagli anni giovanili si arriva fino alla maturità del maestro, ripercorrendone l’intera parabola artistica. Per visitare la mostra avrete tempo fino al 18 luglio.