La Sala delle Udienze di Palazzo Reale di Genova ospita fino al prossimo 1 giugno i capolavori della Galleria Sabauda. L’entusiamo per questa mostra è grande non solo per il valore delle opere visibili, ma perché si tratta di capolavori ritrovati. E’ stato tra gli anni Trenta e Quaranta dell’Ottocento che i dipinti in questione sono stati trasferiti da Genova a Torino. Ora, dopo più di un secolo e mezzo, queste tele fanno ritorno per la prima volta nel capoluogo ligure.
Nel 1824 il palazzo Durazzo di Genova venne comprato dai Savoia. Fu in questa occasione che le splendide tele che si trovavano nel palazzo furono portate a Torino, dove formarono la collezione della Galleria Sabauda. I Durazzo erano degli abili collezionisti, come dimostra la straordinaria raccolta d’arte che riuscirono a costituire con delle scelte illuminate. Tra l’inizio del Settecento e la rivoluzione francese il loro palazzo si arricchì di dipinti. Lo sradicamento di questi dalla loro sede originaria non ha permesso di comprendere come in realtà la collezione dei Durazzo si fosse costituita tenendo conto dell’ambiente in cui era collocata.
Pertanto, ricollocando le tele nel loro originario contesto si può ben vedere come la nobile famiglia genovese instaurò un dialogo tra opere d’arte, ambienti ed arredi. Di assoluto prestigio le tele che i visitatori potranno ammirare. Tra queste “Susanna e i vecchioni” di Rubens, la “Sacra Famiglia” di van Dyck, “La Trinità” del Tintoretto, ed ancora opere di Kauffmann e Bernardo Strozzi.
