A partire dal prossimo 9 febbraio il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Rovereto, ospiterà la mostra “Progetto cibo. La forma del gusto”. A cura di Beppe Finessi, la mostra ruota attorno all’ossessione dei nostri giorni: il cibo. Il cibo protagonista in tv, in libreria, sul web, praticamente ovunque.
E così ora anche gli occhi vogliono la loro parte, non basta che una pietanza sia buona, deve anche presentarsi bene esteticamente. In origine fu il “Good Design”, libro pubblicato da Bruno Munari, a porre l’accento sul design dei cibi. Il percorso espositivo parte proprio dalla lezione di Munari per un excursus su una miriade di cibi che sono stati esaltati dal punto di vista architettonico, diventando vere sculture del gusto. Dalle tante forme del pane a quelle della pasta, fino all’analisi di prodotti come il mitico Bacio Perugina, il Ferrero Rocher e il biscotto Krumiro, che devono il loro successo anche ad una forma che da sempre li contraddistingue.
Si va poi verso la strada degli eclettici food designer di oggi: ecco dunque la Bread Palette, ovvero la fetta biscottata a forma di tavolozza di Ryohei Yoshiyuki, le gelatine di Bompas & Parr che riproducono la Cattedrale di St Paul a Londra, lo Speculoos di Delphine Huguet, biscotto che si adegua alla tazzina da caffè. Non manca una sezione dedicata, in una sorta di percorso inverso, ad oggetti che prendono le forme del cibo, come i gioielli di cioccolato di Barbara Uderzo. Si conclude con il cibo del futuro visto da giovani designer esordienti. Tanti i grandi nomi coinvolti nella mostra e nelle attività collaterali come le serate di show-cooking. In quest’occasione potremo vedere ai fornelli chef pluripremiati tra cui Gualtiero Marchesi, Davide Scabin, Claudio Sadler, Roberto Valbuzzi, Bruno Barbieri. L’esposizione chiuderà i battenti il 2 giugno.