Si intitola “Da Giorgio Franchetti a Giorgio Franchetti. Collezionismi alla Ca’ d’Oro” la mostra allestita alla Ca’ d’Oro di Venezia. L’esposizione, curata da Claudia Cremonini e Flavio Fergonzi, si tiene in occasione in occasione della 55esima Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.
Partiamo ovviamente spiegandovi chi sono i due Giorgio Franchetti a cui la mostra è dedicata. Si tratta di un nonno ed un nipote con un’unica grande passione: il collezionismo d’arte. Il primo, il barone Giorgio Franchetti, scelse proprio la Ca’ d’Oro come dimora per raccogliere i suoi tesori, in seguito fruibili a tutti. La sua collezione comprendeva opere di grandi maestri toscani e centro italiani, veneti e fiamminghi. Tra gli altri erano presenti: Tiziano, Tintoretto, Mantegna, Guardi, van Eyck e van Dyck. Di tutt’altro genere gli interessi del nipote, Giorgio Franchetti jr, venuto a mancare nel 2006. Egli mise insieme opere di artisti suoi contemporanei, come Mimmo Rotella, Mario Schifano, Luigi Ontani, Alighiero Boetti, Gino De Dominicis. Dopo la sua morte questa pregevole collezione si disperse. Questa è la prima volta in cui viene a ricomporsi.
La mostra intende dunque riunire e mettere a confronto due grandi collezionisti. Con loro, l’altro inevitabile confronto è tra due epoche e due modi di fare arte. Si documentano così l’antico ed il nuovo dell’arte. Il primo piano è interamente dedicato a Franchetti sr, fondatore del museo. Tra i capolavori di questa sezione la Venere allo specchio di Tiziano e le due Vedute veneziane di Francesco Guardi. Il secondo piano raccoglie invece le opere di Franchetti jr, tra cui il Futurismo rivisitato a colori di Mario Schifano. La mostra sarà aperta al pubblico fino al prossimo 24 novembre.
