Dopo l’ampio successo ottenuto al Palazzo Reale di Milano, la mostra “Costantino 313 d.C.” si sposta nella capitale. Ad accoglierla fino al 15 settembre una location particolarmente suggestiva, il Colosseo. Proprio il trasferimento a Roma è motivo di una bella novità: l’esposizione si arricchisce di una serie di inediti, tutti rigorosamente romani.
Si tratta di importanti reperti archeologici, alcuni dei quali rinvenuti lo scorso luglio, come i gioielli restituiti dallo scavo di una tomba della basilica in via Ardeatina. Ci sono poi le quarantanove monete coniate nelle zecche di Ostia e Aquileia e venute alla luce in via Laurentina, la statuina di un Lare danzante ritrovata all’interno di una cassa chiusa proprio nel 313 d.C , anno dell’Editto di Milano. E ancora, i reperti provenienti dal complesso del Sessorium, la sede imperiale dove viveva Elena, madre di Costantino. Insomma, per gli appassionati di archeologia c’è un vero tesoro da scoprire.
Curata da Gemma Sena Chiesa e Paolo Biscottini, l’esposizione si concentra sulla figura di Costantino nell’anniversario dell’Editto di tolleranza del 313 d.C. Il percorso espositivo parte dalla battaglia di Ponte Milvio per poi focalizzarsi proprio sull’Editto che pose fine alle persecuzioni religiose. Ma avendovi già parlato delle sezioni presenti anche nell’allestimento milanese in un nostro precedente articolo, ora l’attenzione è tutta sulle novità romane. La nuova sezione dedicata alla città parte dai reperti già citati per arrivare alle ricostruzioni virtuali che sfruttano la tecnologia della realtà aumentata. I monumenti costantiniani di Roma sono ricostruiti in computer grafica. Sempre un’animazione in computer grafica svela in anteprima assoluta le immagini ad alta definizione dell’Arco di Costantino. Da non perdere!