Marc Chagall è fino al 12 maggio protagonista a Zurigo. A lui è dedicata la mostra alla Kunsthaus, intitolata “Maestro dell’arte moderna” e che raccoglie più di novanta dipinti e lavori su carta del pittore russo. Curata dal Kunsthaus insieme alla Tate Liverpool, l’esposizione si focalizza soprattutto sul primo Chagall, vale a dire sui dipinti realizzati tra il 1911 e il 1922.
Tutti conosciamo le mucche ed i galli volanti di Chagall, le immagini di vita comune nel suo villaggio natale di Vitebsk. Ma la mostra di Zurigo va al di là di tutte queste immagini ben famose e che hanno reso Chagall uno degli artisti più noti del XX secolo. La mostra si concentra infatti sugli anni di formazione del pittore, riconoscendo il contributo fondamentale che seppe dare all’avanguardia artistica. Tra il 1911 e il 1922, gli anni passati in esame attraverso questa mostra, Chagall si trova per la prima volta a Parigi e per la prima volta espone a Berlino.
Nato in Russia, Chagall si allontanò dal suo Paese a 35 anni, dopo le delusioni scaturite dagli accadimenti della situazione politica. Da quel momento Chagall non fece mai più ritorno a casa sua, nella sua terra, ma fino alla sua morte, che lo colpì all’età di 98 anni, egli non dimenticò mai i posti dove era nato e cresciuto, che fece confluire nelle sue opere. Gli anni su cui indaga la mostra sono anni cruciali per definire il suo percorso artistico. E’ infatti il periodo in cui si distacca dai contemporanei per maturare un’arte nuova, in cui si fondono la sua cultura ebraica e russa con influssi delle correnti moderne del tempo, quali il fauvismo, il cubismo, e l’orfismo fino al Suprematismo. Tra i pezzi forti a Zurigo troviamo “Passeggiata”, in prestito dal Museo Statale Russo di San Pietroburgo e “Io e il mio paese” dal Museum of Modern Art di New York.