Fino al 14 ottobre negli appartamenti storici della Reggia di Caserta, in particolare nella sala delle guardie del corpo e nelle sue retrostanze, sarà possibile visitare la mostra “Antonio Joli tra Napoli, Roma e Madrid. Le vedute, le rovine, i capricci, le scenografie teatrali”.
Immagini della Spagna, di Napoli e dei suoi dintorni, di Roma e una carrellata di allestimenti drammaturgici: sono queste quattro le sezioni in cui la mostra si articola. Il progetto espositivo ricostruisce attraverso 39 opere il periodo della maturità del pittore modenese, quello della sua attività nella capitale iberica, il quinquennio compreso fra il 1749 e il ’54, e quello dal 1759 fino al ’77 alla corte borbonica partenope.
La sezione delle immagini spagnole è costituita da tre vedute madrilene e da una veduta di Aranjuez con la flotta del Tajo, illustrata minuziosamente nel manoscritto autografo del Farinelli conservato presso la Biblioteca Nazionale di Madrid. Per l’omaggio alla Campania troviamo dipinti conservati nel palazzo reale di Caserta e nel museo napoletano di San Martino. Tra questi, quello raffigurante l’inaugurazione della cascata del parco, evento organizzato in occasione delle nozze di Ferdinando IV con la regina Maria Carolina nel maggio del 1768, e la tela con l’interno del tempio di Poseidone a Paestum, realizzata dopo che l’artista si era recato personalmente ad ammirarne le vestigia. Esposto in mostra anche un dipinto raffigurante l’ Arco di Traiano a Benevento, risultato pendant di una tela, di identico soggetto, recentemente acquisita dal museo del Prado di Madrid.
Il tributo a Roma prende forma attraverso capolavori custoditi nella Reggia, come le vedute del Tevere con Castel Sant’Angelo e San Pietro e di piazza del Popolo, che, nell’occasione, vengono messe a confronto con realizzazioni di Michele Marieschi e di Bernardo Bellotto. Inoltre, sarà possibile ammirare un’opera di Gaspar Van Wittel affiancata da due grandi tele di Joli che documentano, da mare e da terra, la partenza di re Carlo per la Spagna.
