E’ prevista per il prossimo mese di ottobre l’apertura a Venezia del museo stabile del profumo. Ad ospitarlo sarà Palazzo Mocenigo, in cui già trova sede il museo del costume veneziano. Unico in Italia, aperto grazie al contributo di Mavive in collaborazione di Unipro, il museo si avvale di professionalità come lo scenografo Pier Luigi Pizzi, il direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia Gabriella Belli e il responsabile del Museo Chiara Sarcina, che ne ha curato l’allestimento.
L’esposizione prevede diverse parti: una storica, una modernissima ed interattiva fino ad una sezione didattica. I visitatori troveranno al piano nobile un contesto pienamente settecentesco, che attraverso arredi, abiti e tappezzerie d’epoca ricomporrà la Venezia nobiliare del XVIII secolo. Il percorso si snoderà attraverso boccette, ricettari antichi, manuali ma soprattutto mediante stazioni olfattive, dove il visitatore potrà “assaggiare” le miscele più famose. Tra le chicche il prezioso manuale di cosmetica I Notandissimi secreti de l’Arte Profumatoria, vale a dire il primo ricettario d’occidente che si serve di un metodo scientifico per catalogare più di trecento formule di cosmetici in uso nella Venezia di allora.
Non è un caso che sia la città lagunare ad ospitare un museo di questo tipo. Il rapporto di Venezia con la profumeria è molto antico, risalente al XIV secolo quando i Carmelitani scalzi, sull’esempio dei fiorentini, avrebbero iniziato a distillare muschio ed ambra. Mentre, facendo un balzo in avanti nella storia, sarebbe stato sempre qui a Venezia che Gabrielle Chanel avrebbe sviluppato l’idea del suo mitico profumo N°5. Dunque non poteva che nascere qui un museo dove di fronte ad ogni opera d’arte verrà spontaneo per una volta chiudere gli occhi.