Chi si trova a Novara, passeggiando in largo Don Minzoni, potrà presto notare una scultura monumentale che sarà posizionata qui, al centro della rotonda. La scultura in questione, visibile ai cittadini e ai turisti curiosi, è opera di Riccardo Cordero, scultore piemontese molto amato in Giappone e negli Stati Uniti.
La scultura sarebbe già dovuta essere in largo Don Minzoni dallo scorso 12 febbraio. Ma la neve che ha invaso la città ha costretto a rimandare la posa, posticipandola a data da destinarsi, ovvero quando le condizioni meteo saranno più favorevoli. Anche perché l’operazione non è delle più semplici: la scultura dovrà essere trasferita dal magazzino dell’ex Macello in largo Pasteur, dove ora si trova, al centro di largo Don Minzoni. Per questo trasferimento e per le operazioni di posa si prevede che ci vorranno almeno sei ore, durante le quali la viabilità cittadina subirà delle modifiche.
La scultura di Cordero è stata realizzata nel 2004 e si è aggiudicata il primo posto al concorso di idee nazionale “10×10”. Si tratta di un’opera d’arte moderna, che consiste in due cerchi spezzati al cui vertice si colloca una vaschetta (che è nascosta a chi guarda) che fa in modo che l’acqua formi una specie di veloverticale che dal centro si propaga dalla sommità fino alla base. Quest’opera è solo una delle tante progettate da Cordero e destinate ad arricchire degli spazi pubblici. Tra i più apprezzati in Italia e nel resto del mondo, le sue creazioni sono infatti poste in numerose città sia della nostra penisola che estere.
Premesso che contemplare l’Arte è un pensiero soggettivo ma nessuno si è accorto che l’opera collocata in Largo Don Minzoni non è la stessa che ha vinto il concorso?
Sul catalogo si parla ed è visibile nel bozzetto di marmo rosa, acciaio inox, composizione bronzea articolata e complessa…
questo giustificherebbe la spesa sostenuta ma allora?
Fra l’altro ,sullo stesso catalogo, ci sono progetti di scultori novaresi, una volta tanto, a mio modesto parere di impatto visivo di gran lunga migliore.
Mi chiedo e vi chiedo siamo di nuovo spettatori delle solite scelte all’Italiana?