Cambio di città per la mostra ”1924-2014. La Rai racconta l’Italia”, che dopo due mesi al Complesso del Vittoriano di Roma ha traslocato alla Triennale di Milano, dove rimarrà fino al 15 giugno. Della mostra abbiamo già avuto modo di parlarvi qui, in occasione della sua inaugurazione nella capitale.
La presenza a Milano è di certo significativa, in quanto il capoluogo lombardo, insieme a Roma e Torino, è uno dei luoghi chiave della storia della Rai. Realizzata in occasione dei sessanta anni della sua televisione e dei novanta anni della sua radio, l’esposizione porta sotto gli occhi di tutti quei cambiamenti sociali, culturali, scientifici, di cui non solo l’Italia ma il mondo intero è stato protagonista. La tv, dopo poco tempo dalla sua nascita, è finita per diventare l’elettrodomestico più amato. Davanti ad esso si riunivano intere famiglie che, attraverso la Rai, si informavano e si istruivano, lasciandosi così alle spalle quell’analfabetismo e quell’arretratezza in cui si era sprofondati.
Tv e radio si sono fatti così promotori di una crescita, prima ancora di essere strumenti di svago e divertimento. In mostra c’è tutto questo, dai programmi ed i personaggi che hanno aperto la mente del Paese a quelli che gli hanno tenuto compagnia. Foto, documenti d’archivio, filmati ed anche opere d’arte di De Chirico, Guttuso ed altri, costituiscono il materiale espositivo. Tra immagini, volti, suoni e oggetti, si racconta come un servizio pubblico sia divenuto patrimonio nazionale, come eravamo e come siamo.