E’ stato inaugurato ieri, 7 novembre 2013, a Milano il nuovo Museo del Duomo. Se si definisce Nuovo un motivo chiaramente c’è, ed è che questo museo non sorge dal nulla, ma va a sostituire un museo precedente, chiuso ormai da una decina d’anni. All’epoca si decise di chiudere lo spazio espositivo e smontare il vecchio allestimento per consentire il consolidamento statico del Palazzo Reale. In seguito agli interventi di restauro è partito il progetto relativo al nuovo museo, che oggi finalmente è visibile ed appare completamente rinnovato.
Innanzitutto sono assolutamente significativi i numeri che lo riguardano. Sono duemila i metri quadrati dedicati allo spazio espositivo, che si snoda in ben ventisette sale per tredici aree tematiche differenti, a simboleggiare quella diversità di generi che caratterizza il museo. A proposito di varietà, in questi spazio trovano accoglienza pitture, sculture, arazzi, vetrate ed altre opere artistiche ed architettoniche. In questa mescolanza eterogenea di testimonianze del passato a predominare sono comunque le sculture, presenti attraverso numerosi esemplari che ripercorrono sette secoli di storia.
Statue singole o gruppi di statue documentano il lavoro di artisti provenienti da diverse regioni e diverse scuole. Viene quindi naturale il confronto ed il paragone subito dopo l’ammirazione. Tra tali sculture trova spazio anche il tesoro del Duomo, conservato appunto in una delle sale. E’ bene sottolineare che il museo conserva il proposito alla base della sua fondazione, ovvero raccontare, mediante le sue collezioni, la storia del simbolo di Milano. Esso si propone quindi come chiave di lettura efficace per la conoscenza del Duomo, indagandone caratteristiche ed aspetti maggiormente significativi.
