Dopo il Museo Nazionale Cinese di Pechino la Venere di Botticelli, uno dei maggiori esempi del nostro Rinascimento, arriva a Biella. Il dipinto mancherà dalla Galleria Sabauda, chiusa per restauri, per l’intera estate. E’ infatti dal 29 maggio all’8 settembre che il capolavoro del pittore fiorentino sarà ospitato dal chiostro di San Sebastiano, nella sede del Museo del territorio biellese.
La Venere fu dipinta da Sandro Botticelli tra il 1482 ed il 1485. Il dipinto anticipa La Primavera e La nascita di Venere, opere ancor più celebri che fanno dunque parte della medesima serie mitologica. Ad essere ritratta è Simonetta Cattaneo Vespucci, all’epoca amante di Giuliano de’ Medici e, in un secondo momento, del fratello Lorenzo il Magnifico. Ritenuta la donna più bella del mondo, ispirò Botticelli anche per i successivi lavori.
A Biella per la Venere si è pensato ad un percorso espositivo ad hoc, incentrato sul rinascimento e la figura di Botticelli. Il visitatore potrà quindi immergersi nella Firenze del tempo, conoscendo meglio la storia del pittore italiano amato nel mondo e la genesi del dipinto, con un focus sul soggetto che l’ha ispirato. Dopo Biella, è già previsto un nuovo prestito al Louvre di Parigi. Solo a lavori ultimati la Venere tornerà a Torino.