La Reggia di Caserta ricorda a vent’anni dalla sua scomparsa Lucio Amelio, il gallerista napoletano a cui si deve Terrae Motus, tra le più importanti raccolte pubbliche di arte contemporanea del nostro Paese. All’indomani del terribile terremoto che nel novembre del 1980 devastò l’Irpinia, causando la morte di 3mila persone, Amelio ebbe un’intuizione: opporre alla forza distruttiva della natura quella creatrice dell’arte.
E’ così che nacque l’idea di Terrae Motus, collezione nella cui realizzazione furono coinvolti numerosi artisti internazionali presenti a Napoli tra gli anni ’70 e ’80. Ospitata dal 1992 negli appartamenti storici del meraviglioso edificio vanvitelliano, a cui è stata legata con lascito testamentario dallo stesso gallerista, la collezione raccoglie le opere dei maggiori artisti contemporanei. Andy Warhol, Mimmo Paladino, Michelangelo Pistoletto, Keith Haring, Emilio Vedova, sono solamente alcuni dei maestri che arricchiscono Terrae Motus.
Il percorso speciale previsto per ricordare Lucio Amelio è un percorso tematico che omaggia l’arte del Novecento e offre al pubblico una visita alternativa e integrativa agli Appartamenti Reali. Una piccola curiosità: i visitatori troveranno i grandi autori della collezione ma non l’opera-simbolo, la prima pagina del quotidiano Il Mattino del 26 novembre 1980, con il grido “Fate presto”. Essa è stata data in prestito al Pan di Napoli per la grande mostra dedicata ad Andy Warhol. Gli itinerari Contemporaneo Reale, dopo il week-end pasquale del 18,19,20, avranno luogo il 25,26 e 27 aprile. I turni previsti sono due: il primo alle 11.30 ed il secondo alle 16.00, ciascuno della durata di un’ora e mezza.