Una delle scoperte più importanti, da un punto di vista archeologico, di questi ultimi anni è stata la Domus Aurea, meglio nota come la villa dell’Imperatore Nerone. Un luogo che per la sua splendida architettura fu chiamata appunto Aurea, perché gli stucchi sui muri e le ricche decorazioni erano in pietre e materiali preziosissimi, tra cui anche l’oro. Marmi, avorio, lapislazzuli, oro e ogni sorta di materiale nobile fu utilizzato per decorare questo edificio.
Una villa costruita da uno degli imperatori romani che hanno fatto maggiormente discutere. La critica storica e letteraria ancora oggi si domanda quale sia stata la personalità di questo uomo tanto controverso: Nerone.
Lo sfarzo e la ricchezza che la caratterizzarono sono visibili in minima parte nei resti attuali, ma ci si può fare un’idea di cosa dovette essere questo edificio.
Nato da un progetto ambizioso ed enorme di Nerone che la volle come sua residenza, si estende su un’ area di circa 100 ettari.
Furono utilizzate molte tecniche innovative per la costruzione dell’edificio, tra cui quelle di montare i mosaici (che tradizionalmente erano a terra) sul soffitto. Circondata da immensi giardini, aveva anche un laghetto artificiale che rappresentava il luogo di svago dell’Imperatore.
Chi si reca a Roma non può rinunciare ad una visita alla Domus Aurea (che ricordiamolo è stata anch’essa vittima del tempo, da poco è crollato un soffitto). Sono dunque visitabili solo alcune parti, ma ne vale veramente la pena. Il Comune di Roma organizza le visite nell’area allo scoperto della Villa, ma non è possibile visitare molti ambienti a causa delle infiltrazioni e delle piogge. Per informazioni consultare il sito www.beniculturali.it