Il 6 Dicembre a Milano è stato inaugurato il Museo delle Arti del Novecento: presso la sede dell’Arengario. Un Museo che colloca Milano alla pari delle altre grandi città internazionali: Londra e New York in primis. L’ Arte contemporanea trova la sua sede naturale in un luogo, nato per raccogliere l’eredità di un secolo ricchissimo da un punto di vista artistico – culturale.
Ad accogliere i visitatori ci sarà l’opera di Giuseppe Pellizza da Volpedo: Il Quarto Stato. Un’ opera splendida, testimonianza concreta e simbolica del cammino dell’Arte nel Novecento. Fu realizzata nel 1901 e rappresenta lo sciopero dei lavoratori: ciò che avrebbe enormemente cambiato la fisionomia della società italiana in seguito.
Un Museo destinato ad un grande successo, in un mese sono stati moltissime le visite: solo il giorno dell’inaugurazione furono 9 mila le persone che hanno visitato i nuovi spazi.
Diverse sale tematiche, moltissime le opere in mostra: si tratta di un luogo dove l’eterno dell’arte, si fa materia; Il Museo è stato sapientemente progettato al fine di rendere più agevole il percorso del visitatore e di valorizzare le opere esposte.
Ci sono in mostra opere di Kandinskij e Picasso, provenienti dalla collezione Jucker, per passare poi al movimento futurista (Boccioni, Balla, depero, Severini, Sironi, Soffici). Si passa poi ai grandi ritratti di Carrà e Guidi.
Un insieme di opere mai viste prima: un luogo al di là dello spazio e del tempo, dove l’ arte si fa concreta e diventa tela, scultura, dipinto. La trasformazione del Palazzo dell’Arengario in Museo del Novecento è stata curata dagli architetti Italo Rota e Fabio Fornasari. I due professionisti hanno previsto anche uno spazio cinematografico.