Scrivere di India è un esperienza davvero esaltante, perché si tratta di illustrare le meraviglie di un paese straordinariamente affascinante, che offre una cultura secolare, che incanta chi lo visita.
Scrivere di India non può che significare l’esaltazione dei colori accesi di questo territorio: il blu del mare, il verde intenso delle foreste, l’ambra dorata delle spiagge.
Significa condurvi per mano, attraverso la “terra delle noci di cocco”, il Kerala, lungo un territorio incontaminato, con le palme che riparano dal sole e una delle spiagge tra le più belle del mondo, per Lonely Planet.
Scrivere d’India significa illustrare un sogno, quello di un mondo a parte, che vive da millenni, permeato di religiosità ed arte.
Ogni età ed ogni dominazione hanno lasciato profonde tracce nel paese, ogni momento ha lasciato tracce nella storia di questo meraviglioso paese.
Acque verde smeraldo lambiscono le coste dell’India, e fiumi imponenti la attraversano: solo il Kerala è attraversato da ben 44 fiumi: è possibile percorrere queste vie d’acqua con caratteristiche imbarcazioni. Il monumento più famoso è il Taj Mahal di Agra, un monumento che rappresenta il gesto di amore eretto da un sovrano, per una sposa amatissima.
Templi di Pietra, palazzi colorati accolgono i visitatori, oltre ai templi scavati nella roccia e le grandi architetture dell’era musulmana.
Il territorio indiano è ricco di flora e fauna, oltre alle tradizionali vacche, vi sono ben 359 specie di mammiferi e ben 1200 specie di uccelli.
Scrivere d’India significa parlare di Ayurveda, un metodo particolare, che viene definito come medicina alternativa.
Un metodo per il ringiovanimento, ottimo antidoto contro la stanchezza fisica e mentale e spirituale, il suo obiettivo è il raggiungimento dell’equilibrio psico-fisico.