Tassa di soggiorno a Roma: è polemica

Roma: una bufera si sta abbattendo in queste ore, sulle istituzioni, tra conferme e smentite, le voci di una “tassa di soggiorno” sono insistenti. L’idea è semplice e già messa in atto da città come New York e Parigi: tassare i turisti che scelgono di soggiornare nella città eterna; Il sindaco Alemanno ha proposto questa misura, per ripianare il debito da 9,6 miliardi del Campidoglio: 10 euro al giorno, per dormire a Roma. La proposta ha già scatenato una serie di polemiche, che coinvolgono il Governo e gli Enti turistici, preoccupati dall’esito di questa iniziativa.

Per il Ministro Brambilla la tassa è una misura iniqua, che si concentra su un settore, quello turistico appunto, che sta facendo di tutto per uscire dalla crisi.

Il “no” arriva anche da Confindustria Alberghi che parla di un provvedimento miope, che non mancherà di far sentire i suoi effetti negativi. Anche Maria Garavaglia, ritiene la tassa una misura ingiusta e assolutamente negativa per il turismo: “servirebbero misure per incentivare il turismo, non certo per scoraggiarlo”.

Di altro parere Alemanno, che mostra di non comprendere tutte queste polemiche: parla di un contributo per i servizi cittadini, che tra l’altro sarà modulare: sarà riscossa direttamente dagli albergatori e andrà da un massimo di 10 euro per chi sceglie di dormire in alberghi extra – lusso da 300 euro a notte, a un contributo proporzionalmente più basso, a mano a mano che scende il livello degli alberghi. La tassa sarà introdotta a partire dal 2011 e sembra che Alemanno abbia incassato il si del governo.

Noi di risparmioinviaggio ci chiediamo quali saranno gli effetti sul turismo e cosa ne pensano i viaggiatori che numerosi scelgono di visitare questa incantevole città.

E voi cosa ne dite?

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