E’ stata inaugurata ieri ad Hong Kong la mostra “Luci ed ombre – Caravaggio, il Maestro del Barocco italiano”. Che i cinesi amino l’arte italiana è cosa ben nota, ma questa esposizione ce ne dà -se mai ce ne fosse stato bisogno- l’ennesima conferma. Basti pensare che nei giorni precedenti l’apertura della rassegna si contavano ben 7mila biglietti già venduti.
Ma questa volta il fermento del pubblico cinese è giustificato: da ammirare all’Asia Society Center c’è la “Cena in Emmaus”, capolavoro di Michelangelo Merisi che per la prima volta ha lasciato la pinacoteca di Brera di Milano. Dipinta tra il 1605 e il 1606, l’opera raffigurante un episodio contenuto nel Vangelo è in realtà soltanto la seconda versione di questo tema. Caravaggio aveva già rappresentato la cena tra Cristo ed i suoi discepoli in una tela eseguita nel 1598, oggi conservata alla National Gallery di Londra.
Con un valore stimato di oltre 59 milioni di euro, la “Cena in Emmaus” è l’opera fin adesso più preziosa accolta dall’Asia Society Center. Come immaginabile il suo trasferimento ha richiesto non poche precauzioni, affinché la tela potesse giungere a destinazione senza riportare alcun danno. Si parla di una cifra per il trasferimento pari a quasi 3,8 milioni di euro, ma per le autorità cinesi sono soldi ben spesi. La domanda di cultura ad Hong Kong è molto forte, e i 7mila biglietti venduti prima dell’inaugurazione ne sono la prova. Fino alla chiusura del 13 aprile si aspettano almeno 40mila visitatori, numero che, considerando anche l’ingresso gratuito, potrebbe essere facilmente superato.