Gli spazi appena restaurati del complesso monumentale di San Domenico Maggiore, a Napoli, ospitano fino al prossimo 21 aprile “Una mostra impossibile – L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità digitale”. Si tratta di un’esposizione che presenta al pubblico i capolavori dei grandi maestri della pittura in digitale.
Si sa che la tecnologia ha il merito di rendere possibile anche ciò che si immaginava impossibile, come appunto riunire in un unico allestimento parte delle opere più significative della storia dell’arte. Il singolare progetto delle “mostre impossibili”, ideato da Renato Parascandolo, è nato nel 2003 con l’esposizione dei lavori di Caravaggio a Castel Sant’Elmo di Napoli. Dal 2003 ad oggi questo progetto ha riscosso grande successo sia di pubblico che di critica. I più celebri storici dell’arte non hanno infatti mancato di esprimere la loro opinione sull’argomento, riconoscendo la genialità di Parascondolo.
Egli, in un’epoca in cui i musei italiani non sono di certo i luoghi più affollati, ha trovato un nuovo modo per attirare i visitatori, sfruttando le riproduzioni digitali, attualmente l’unico strumento in grado di garantire una diffusione di massa delle opere d’arte. Negli spazi già di per sé suggestivi del convento di San Domenico Maggiore (vi sono passati Tommaso d’Aquino, Giordano Bruno e Tommaso Campanella), sono riunite ben 117 riproduzioni digitali di dipinti di Leonardo, 64 di Caravaggio e 37 di Raffaello. I tre grandi pittori sono così visibili insieme e ad altissima risoluzione, in scala 1 a 1. L’appuntamento è tutti i giorni fino ad aprile dalle 10.00 alle 22.00. Il costo del biglietto d’ingresso è di 5 euro.