Torino ha in serbo per tutti gli appassionati d’arte un bel regalo di Natale. Dal 21 dicembre Palazzo Madama ospiterà la Sacra Famiglia con san Giuseppe senza barba di Raffaello, dipinto considerato tra i capolavori del nostro Rinascimento e che arriva direttamente dalla Russia, dove si trova dal 1772. L’opera appartiene infatti alle collezioni del Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo.
La Sacra Famiglia con san Giuseppe senza barba viene dipinta da Raffaello nel 1506, a ventitrè anni. Era il momento in cui, dopo l’apprendistato dal Perugino, è il pittore più apprezzato e richiesto in Umbria. Due anni prima aveva già dipinto Lo sposalizio della Vergine e, anche se non era ancora quel pittore maturo che sarà impegnato a Roma a lavorare per il Papa, era già quell’artista sorprendentemente rivoluzionario, pronto ad introdurre delle novità in grado di apportare cambiamenti significativi alla tradizione. Soprattutto dopo il ritorno da Firenze, che gli aveva dato nuovi stimoli, Raffaello era pronto per affrontare nuove sfide.
E nella Sacra Famiglia che vediamo a Torino il primo aspetto che rompe con la tradizione è la raffigurazione di san Giuseppe senza barba, elemento decisamente inconsueto e che ha indotto a credere che Raffaello volesse evocare la fisionomia di un suo contemporaneo. L’altro aspetto particolare risiede nel singolare taglio prospettico, con la presenza di una maestosa quinta architettonica. Fino al 23 febbraio il dipinto rimarrà nel capoluogo piemontese. Nel frattempo, grazie alla collaborazione tra i due musei, a San Pietroburgo verrà esposto il Ritratto d’uomo di Antonello da Messina, di proprietà appunto di Palazzo Madama.
