Ci pensa New York a festeggiare gli imminenti settant’anni di Dante Ferretti, uno dei più grandi scenografi italiani. Dal 28 settembre al 9 febbraio 2014 il Moma gli rende omaggio con una mostra, uno sguardo retrospettivo su più di 40 anni di cinema italiano e internazionale. Tre premi Oscar aggiudicatisi (insieme alla set designer e moglie Francesca Lo Schiavo) per The Aviator (2005), Sweeney Todd (2008) ed Hugo Cabret (2012) e ben sei candidature per la celebre ed ambitissima statuetta. Potrebbe bastare già questo a farci intendere l’apprezzamento e l’amore che l’America nutre per Ferretti.
La mostra newyorchese raccoglie disegni, bozzetti, allestimenti, scenografie, installazioni di grandi dimensioni, filmati e tutto quanto è necessario a ricostruire il lavoro di Ferretti. Tre i piani dedicati all’esposizione. Una selezione di venti film fortemente connotati dalle sue scenografie saranno proiettati al Titus Theater 1. Tra le chicche dell’allestimento troviamo l’orologio di Hugo Cabret, la testa del cavallo del Barone di Münchausen, un pezzo di aereo di The Aviator, i lampadari di Salò, le statue dei leoni di Venezia. L’ampio ed eterogeneo materiale ben trasmette la varietà del lavoro di Ferretti, che nella sua lunga carriera è stato scenografo in oltre 50 film, 24 produzioni operistiche, più di una dozzina di programmi televisivi, ed ha realizzato progetti per musei, moda, festival.
Proprio ora l’inarrestabile scenografo si sta occupando di altri progetti: il parco a tema Cinecittà World a Roma, la ristrutturazione del Museo egizio di Torino e l’Expo 2015. Organizzata da Ron Magliozzi, curatore associato e Jytte Jensen, curatore del dipartimento cinema del Moma, la mostra è realizzata in collaborazione con Cinecittà Luce. Inoltre, l’allestimento si avvale del supporto di Antonio Monda, professore dell’Università di New York e dell’artista Marina Sagona.