Era il 1513 quando Niccolò Machiavelli scriveva Il Principe. In occasione del cinquecentenario della composizione del celebre trattato, gli è stata dedicata una mostra. L’esposizione sarà visitabile a Roma fino al 16 giugno presso il Complesso del Vittoriano.
A cura di Alessandro Campi e Marco Pizzo, la mostra ha visto la partecipazione di importanti musei, istituzioni e collezioni private. Tra questi, solo per citarne alcuni, la Biblioteca Medicea Laurenziana,il Museo di Capodimonte di Napoli e i Musei Capitolini di Roma.Il percorso espositivo è articolato in sei diverse sezioni. L’obiettivo è quello di ripercorre il viaggio de Il Principe nel tempo, indagando sulla fortuna che ha avuto nei secoli. Il tutto senza mai smettere di porre l’attenzione sulla figura di Machiavelli. Si parte con il contestualizzare lo scrittore e il capolavoro di pensiero politico che ha prodotto. Si ripercorrono così i principali avvenimenti del ‘500, accompagnati dall’esposizione di diverse opere , tra cui il Bando contro Niccolò Machiavelli del 19 febbraio 1513. Un’intera sezione è dedicata ad un altro lavoro dello scrittore, Dell’arte della Guerra, nel quale viene fuori il pensiero politico-militare dell’autore.
Momento clou dell’esposizione è naturalmente la sezione dedicata a Il Principe. Sono presenti tutte le principali edizioni a stampa. Si riflette sulla messa all’Indice dei Libri proibiti del Principe da parte della Chiesa. Non mancano le diverse traduzioni dell’opera nelle altre lingue, dall’inglese al latino. Nelle altre sezioni si analizza il rapporto tra Machiavelli ed i classici, la fortuna e la diffusione dell’opera nei secoli. Infine, in un’ultima sezione, si guardano gli “usi e abusi” impropri de Il Principe, tra videogiochi e francobolli che traggono ispirazione dalla filosofia machiavellica. L’ingresso è gratuito.