Le opere di Louise Nevelson, una delle artiste più significative del ventesimo secolo, sono a Roma da oggi, 16 aprile. La mostra, allestita presso il Museo Fondazione Roma, nella sede di Palazzo Sciarra, sarà aperta al pubblico fino al prossimo 21 luglio. Sono più di 70 le opere della scultrice americana che possiamo ammirare.
Di origine russa (nata Berliawsky), ebrea, socialista, divorziata. Diciamo pure che Louise Nevelson non aveva tante carte a suo favore quando, all’inizio degli anni Trenta, avviò la sua carriera. Aveva però il talento ed una tenacia strordinaria, le uniche armi che le permisero di inserire il suo nome in un mondo come quello dell’arte dominato dagli uomini. Così il suo nome ora lo si può leggere tra quelli di coloro che hanno influenzato le avanguardie storiche del secolo. In modo particolare al fianco di nomi di artisti come Picasso e Duchamp, che creavano attingendo dagli oggetti della vita quotidiana. L’esposizione, a cura di Bruno Corà, racconta proprio l’attività della Nevelson, come dai primi disegni e terrecotte degli anni Trenta si sia passati alle successive sculture ed ai veri e propri capolavori degli anni ’60 e ’70.
La retrospettiva non manca di presentare anche le opere della maturità, risalenti agli anni ’80. Il percorso, che come abbiamo detto conta su un nucleo di oltre 70 opere, si arricchisce grazie ad alcune foto originali e riproduzioni di fotografi come Pedro E. Guerrero e Robert Mapplethorpe, che ritraggono l’artista nel suo studio.