Cosa ci fa l’attrice Tilda Swinton stesa e dormiente in una teca di vetro nel bel mezzo di una sala del MoMA di New York? No, l’androgina attrice scozzese non sta girando nessuna nuova versione della Bella addormentata. Si tratta invece di un’installazione chiamata “The Maybe” (Il Forse), opera dell’artista inglese Cornelia Parker.
Dunque l’attrice vincintrice di un premio Oscar si è prestata ad essere “esposta”. E’ successo al Museum of modern art di New York City il 23 ed il 25 marzo. E la performance, come ha assicurato un portavoce del museo, si ripeterà almeno altre cinque volte nell’arco del 2013. Solo che si tratterà di una sorpresa per i visitatori: la presenza dell’attrice non verrà annunciata in anticipo ed inoltre la teca verrà di volta in volta posizionata in una sala diversa. Ma torniamo a quello che invece il pubblico ha già potuto vedere. L’attrice, pallida in volto e normalmente vestita, è rimasta distesa a dormire su un materasso nella teca di vetro. All’interno con lei solo un cuscino, una caraffa d’acqua ed un paio d’occhiali.
Ma la Swinton non è nuova a questo tipo di esperienze di arte umana. L’installazione è stata presentata per la prima volta alla Serpentine Gallery di Londra nel 1995, e già qui era rimasta esposta in una scatola di vetro per una settimana, otto ore al giorno. La performance attirò più di 20 mila visitatori e si guadagnò anche una nomination al Turner Prize, il più prestigioso premio d’arte contemporanea del Regno Unito. L’anno seguente la stessa performance venne presentata da noi in Italia, al Museo Barracco di Roma. E’ normale chiedersi il significato dell’opera. La Parker intende indagare sulle impressioni e reazioni del pubblico di fronte a personaggi noti e perfino di fronte ai loro effetti personali. E voi, oltre ad un po’ di curiosità, che reazione avreste?