La festa della donna è vicina e il centro culturale “Elsa Morante” di Roma ha deciso di proporre una variante per quelle donne che amano festeggiare questa ricorrenza che è al contempo un suggerimento per quelle che non amano tanto festeggiarla. E’ la mostra “Corpo di donna”, visitabile fino al 17 marzo.
Si tratta di una collettiva di 35 artisti, i quali attraverso scultura, pittura, installazione e fotografia, racconteranno la loro donna post-moderna. Dunque niente di celebrativo, ma piuttosto un’occasione per ricostruire quel percorso che dalle lotte femminili per l’emancipazione ha portato prima alla liberazione della donna e del suo corpo, e poi alla loro prigionia. Prigionia? In effetti la parola è un po’ forte, ma fa comprendere come capitalismo e show business, dopo un secolo e mezzo di lotte per la rivendicazioni dei diritti femminili, siano riusciti a dettar legge. I mass media hanno celebrato ed imposto un’immagine femminile legata alla perfezione, ma l’arte cancella quest’immagine avvilente di calendari e varietà per rivendicare il ruolo sociale delle donne.
Gli artisti in mostra vanno oltre il corpo, esplorando un universo imperfetto, restitutendoci delle donne vere, che sfuggono ai canoni estetici imposti ma sono consapevoli della propria personalità, della capacità di poter raggiungere molto più che un successo superficiale che si regge sull’avvenenza fisica. L’esposizione, curata da Eugenia Nieddu, Giulia Diana e Rosanna Rago, unisce artisti emergenti ad altri già affermati. Fino al 17 marzo potrete visitare la mostra dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle 19.00. L’ingresso è libero.