Si chiama Brera mai vista il ciclo di eventi che la Pinacoteca di Brera propone al pubblico per fargli conoscere i capolavori poco noti che essa custodisce. Fino al 13 marzo l’iniziativa della pinacoteca milanese, sostenuta da Intesa Sanpaolo, ci permette di scoprire il lavoro di un artista poco conosciuto, seppur definito il “Raffaello” bergamasco.
L’artista in questione, forse noto solo ai veri esperti e appassionati d’arte, è Enea Salmeggia. Presso la sala XXXI della pinacoteca di Brera è possibile ammirare la sua “Deposizione dalla croce”, opera recentemente sottoposta a degli interventi di restauro. Di Enea Salmeggia e della sua vita non si hanno molte notizie. Le poche più certe della sua biografia ci dicono che nacque a Salmezza, in provincia di Bergamo, tra il 1546 ed il 1558. La sua prima formazione sarebbe avvenuta a Milano, presso la scuola di Simone Peterzano. C’è poi chi vuole Salmeggia a Roma al seguito di Raffaello per quattordici anni, e da qui e dalla vicinanza di stile col maestro deriverebbe l’appellativo di “Raffaello” bergamasco.
La “Deposizione dalla croce” risale al 1602 e venne realizzata per la chiesa bergamasca di San Leonardo. Essa fu acquisita nelle raccolte braidensi almeno duecento anni dopo e solo poco tempo fa è stata restaurata da Nicola Restauri. L’opera è un esempio di quanto fosse laborioso e meticoloso il modo di dipingere di Salmeggia, che aspirava alla perfezione. Il restauro ci permette ora di apprezzarne anche la raffinatezza cromatica. La Pinacoteca ci permette di scoprire quest’opera dal martedì alla domenica, dalle 8.30 alle 19.15. Il biglietto d’ingresso (intero) è di 10 euro.