Manet ed il ritratto, è su questo rapporto che farà luce la grande mostra che dal 26 gennaio la Royal Academy of Arts di Londra dedicherà all’impressionista francese Edouard Manet. L’esposizione, la prima che nel Regno Unito farà conoscere la ritrattistica di Manet, si intitola appunto “Manet portraying life” (Ritraendo la vita).
Sono più di 50 le opere raccolte, un lunga sfilata di volti e scene di vita quotidiana. Questa carrellata di opere, che comprende non solo dipinti ma anche fotografie e pastelli, provenienti da collezioni pubbliche e private d’Europa, Asia e Stati Uniti, ripercorre l’intera carriera artistica di Manet. Una carriera che, per i tratti non propriamente convenzionali, non venne mai appoggiata dalla critica. Perché se è vero che gli impressionisti, così come noi moderni, mostrarono grande amore ed attenzione per questo artista, è anche vero che gli altri contemporanei non arrivarono mai ad apprezzarlo. Per loro Manet rimase il pittore che si accostava alla quotidianità, la cui arte era dunque considerata volgare.
In seguito proprio quello che gli veniva criticato, quei soggetti comuni e quelle pennellate rapide, fu ciò che lo fece riconoscere universalmente come un artista straordinario e rivoluzionario, archetipo della modernità. L’esposizione si articola in cinque diverse sezioni tematiche. Si comincia con la prima dedicata a Manet e la sua famiglia per procedere con altre due sezioni dedicate agli amici, prima gli artisti come Claude Monet e poi gli scrittori come Emile Zola. Seguono i ritratti di stato e si chiude con la sezione dedicata alle sue modelle. Una mostra imperdibile per conoscere da vicino il mondo di Manet e della società parigina del XIX secolo. L’esposizione rimarrà alla Royal Academy fino al 14 aprile 2013.