Tradizioni in viaggio: a Palermo i pupi di Mimmo Cuticchio

Avete presente i pupi siciliani? Per chi avesse un vuoto di memoria, si tratta di quelle marionette riccamente decorate che hanno dato vita ad un vero e proprio genere teatrale, l’opera dei pupi. Nel 2001 l’Unesco ha dichiarato questo teatro “capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità”.

Oggi la più grande collezione di pupi è raccolta in un museo a Palermo, pertanto non si poteva non rendere omaggio anche ad uno dei pupari più celebri, Mimmo Cuticchio. Ed infatti il tributo è arrivato. Fino al prossimo 3 marzo le creazioni di Cuticchio si possono ammirare nel palermitano Palazzo Branciforte. La mostra che celebra l’ottantacinquenne artista si intitola “Tradizioni in viaggio” e per la prima volta porta i pupi suoi e dei suoi figli d’arte fuori dal loro laboratorio. In esposizione troviamo sei piccoli teatrini realizzati in piena coerenza con lo spazio che li accoglie, quello dell’ex Monte dei Pegni. Quest’arte si tramanda di generazione in generazione e dunque non può mancare il teatrino di Giacomo Cuticchio, padre di Mimmo, che risale agli inizi del Novecento.

L’opera dei pupi, però, non è solo tradizione ma anche modernità. Sembra difficile crederlo per un genere di teatro che affonda le sue radici probabilmente all’epoca di Socrate e si apprende da padre in figlio. Eppure, se questo genere è sopravvissuto fin adesso, oltre per il grande fascino, è per la capacità di sapersi rinnovare e guardare al futuro. E’ questo il pensiero di Cuticchio, che quindi non ha esitato a mettere in mostra i pupi di nuova generazione, che si mescolano e si fondono con gli antichi paladini e saraceni di Giacomo Cuticchio. Vedere da vicino quest’arte che non ha prezzo vi costerà solo dai 5 ai 7 euro. La mostra è visitabile tutti i giorni eccetto il lunedì.

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *