Una nuova scoperta archeologica è stata fatta. L’equipe di archeologi guidati da Aurelia Lupi, con la direzione scientifica di Alessandro Betori, ha riportato alla luce a Ciampino, poco distante da Roma, la villa di Marco Valerio Messalla Corvino. Si tratta di una scoperta importantissima, oltre che molto affascinante, di cui desideriamo informarvi.
L’equipe di archeologi della Soprintendenza dei beni archeologici del Lazio è al lavoro dalla scorsa estate a Ciampino, sulla via dei Laghi, all’interno dei Muri dei Francesi. Dopo una serie di ricognizioni in quest’area, sono emersi i resti di quella che è stata identificata come la villa di Messalla. L’identificazione del proprietario della villa con il console e mecenate romano è avvenuta attraverso il bollo “Valerii Messallae” sulle tubature. La campagna di scavo ha riportato alla luce l’area termale con diversi frammenti di mosaici e la natatio, vale a dire una lunga piscina all’aperto le cui pareti sono azzurre. Ma la scoperta sensazionale è ciò che è stato rinvenuto all’interno di questa piscina: sette statue completamente integre.
Le sculture di età augustea sono alte più di due metri e raccontano il mito di Niobe, lo stesso che ci tramanda anche Ovidio nelle sue Metamorfosi. Si suppone che il gruppo scultoreo doveva avere la funzione di decorare la piscina, poi un terremoto le avrebbe fatte cadere al suo interno, dove si sono conservate per secoli. Non deve essere casuale il fatto che la villa apparteneva a Messalla, protettore di Ovidio, e che proprio a quest’ultimo si deve il racconto del mito di Niobe in modo nitido e puntuale. L’ipotesi a questo punto è che Ovidio sia stato ispirato dalle statue che ornavano la piscina del suo mecenate. E’ davvero prematuro dire quando le statue potranno essere visibili, visto che ci vorranno diverse centinaia di migliaia di euro per la loro valorizzazione, cosa che ci fa pensare che per una mostra ci vorrà molto molto tempo…