“Henri Cartier-Bresson. Immagini e parole” è il titolo della straordinaria mostra che raccoglie fino al 14 gennaio, negli appartamenti storici della Reggia di Caserta, gli scatti del maestro della fotografia in bianco e nero. L’esposizione è arrivata nel Palazzo Reale di Vanvitelli il 1° novembre, dopo il successo di pubblico e critica ottenuto a Roma.
La mostra nasce in realtà qualche anno fa, in occasione del compleanno di Henri Cartier-Bresson, quando alcuni suoi amici per festeggiarlo decisero di chiedere a intellettuali, a loro volta amici del grande fotografo, di scegliere ciascuno una propria immagine preferita prodotta dal maestro. Ne è venuta così fuori una selezione di scatti unici, fotografie scelte e commentate da altri grandi personaggi come Leonardo Sciascia, Ferdinando Scianna, Ernst Gombrich, Pierre Alechinsky, Ernst Gombrich.
Le fotografie in esposizione sono 44, tra le più suggestive e che sono in grado di offrire un excursus, seppur sintetico, completo dell’opera del fotografo francese definito “occhio del secolo”. Pioniere del foto-giornalismo e maestro per intere generazioni di fotografi, Cartier-Bresso seppe catturare sempre con il suo sguardo attento ed originale i piccoli e grandi protagonisti del suo tempo. A fargli venire voglia di “guardare la realtà attraverso l’obiettivo” fu una foto di Martin Munkacsi. Da quel momento la macchina fotografica diventò la sua inseprabile compagna di vita, salvo poi dedicarsi più tardi alla pittura, dichiarando: “La fotografia di per sé non mi interessa proprio; l’unica cosa che voglio è fissare una frazione di secondo di realtà”. Queste realtà ferme nel tempo si possono ammirare tutti i giorni alla Reggia, fino a metà gennaio 2013, ad eccezione del martedì.