Graham Sutherland è a Parma

Dall’8 settembre al 9 dicembre, presso la Fondazione Magnani Rocca di Parma, è in programma una grande esposizione dei lavori del pittore londinese Graham Sutherland. La mostra, intitolata “Il pittore che smascherò la natura”, si terrà nei saloni della “Villa dei Capolavori”, sede della Fondazione presieduta da Giancarlo Forestieri, accanto alle celebri opere di Dürer, Tiziano, Rubens, Van Dyck, Goya, Monet, Renoir e molti altri.

Graham Sutherland è tra i più grandi pittori britannici del Novecento. Considerato, alla pari dell’amico-rivale Francis Bacon, uno dei capiscuola della pittura britannica contemporanea, egli è molto amato dai critici quali Francesco Arcangeli, Roberto Tassi, Giovanni Testori. Osservando la sua attività artistica, è facile notare come l’interesse per la natura fosse da subito presente nei suoi dipinti. In particolare, verso i paesaggi del Galles. Proposito di Sutherland è rivelare la verità che si cela nelle cose, la pittura è  strumento di delazione. Lavora su un’idea di paesaggio dove le forme vegetali e minerali vengono trasformate in icone totemiche – le Standing Forms degli anni Cinquanta – che emergono minacciose dal fondo in un’atmosfera densa di suggestioni psicoanalitiche.

Sutherland realizza così una personale cosmogonia delle metamorfosi delle forme, esempi della fantasia e della ricchezza della forza naturale, oscuramente aggrovigliata sul proprio mistero. Tra i regni vegetale, animale e minerale vengono meno le divisioni, tutto si connota del medesimo senso di arcaica e arcana indifferenziazione. La mostra documenta il suo percorso d’arte attraverso una serie di opere provenienti da collezioni private e in parte mai esposte.

La mostra, a cura di Stefano Roffi, è corredata da un ricco catalogo, impreziosito da un ampio saggio di Martin Hammer, docente presso la University of Kent e consulente scientifico della Tate Britain di Londra, attualmente il più accreditato studioso internazionale dell’artista.

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